Tra i tanti tesori che le Marche custodiscono, le olive all'ascolana occupano un posto speciale nel mio cuore di viaggiatrice golosa. Durante il mio recente tour in questa splendida regione, ho scoperto che questo sfizioso antipasto racconta una storia di tradizione e territorio che vale la pena conoscere.

Origini e tradizione
La storia delle olive all’ascolana è misteriosa e affascinante, radicata nelle tradizioni marchigiane. Si racconta che le prime olive ascolane siano state ideate da un cuoco al servizio di una nobile famiglia marchigiana, che cercava un modo originale per riutilizzare l’arrosto avanzato. La sua invenzione non solo conquistò il palato della famiglia, ma si diffuse rapidamente tra i comuni delle Marche, diventando presto un simbolo di celebrazione. Infatti le olive all'ascolana sono spesso presenti nei banchetti nuziali o nei menu domenicali.
Le olive all’ascolana sono diventate un simbolo della cultura gastronomica locale, un tesoro culinario passato di generazione in generazione.
Oggi, le olive all'Ascolana sono il simbolo dello street food marchigiano e un must per chiunque visiti la regione.
La ricetta tradizionale
Veniamo al dunque: come si preparano le vere olive all'Ascolana?
Ecco la ricetta classica per farle in casa e sentirsi un po' marchigiani anche a chilometri di distanza.

Ingredienti
- 500g di olive verdi in salamoia (meglio se "Ascolana tenera DOP")
- 150g di carne di manzo
- 150g di carne di maiale
- 100g di carne di pollo
- 1 uovo
- 50g di parmigiano grattugiato
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- Noce moscata q.b.
- Pangrattato q.b.
- Farina q.b.
- 2 uova per la panatura
- Olio di semi per friggere
- Sale e pepe q.b.
Procedimento
Preparare il ripieno: in una padella, rosolare le carni con un filo d'olio. Sfumare con il vino bianco e lasciar cuocere per qualche minuto. Una volta raffreddate, tritare finemente le carni e unirle con l'uovo, il parmigiano, la noce moscata, il sale e il pepe.
Snocciolare le olive: inciderle a spirale con un coltellino affilato e rimuovere il nocciolo con delicatezza, cercando di mantenere la forma dell'oliva.
Riempire le olive: farcire ogni oliva con il composto di carne, richiudendola delicatamente per farle tornare tonde.
Panatura: passare ogni oliva prima nella farina, poi nelle uova sbattute e infine nel pangrattato, assicurandosi che sia ben ricoperta.
Frittura: scaldare abbondante olio di semi e friggere le olive fino a doratura. Scolarle su carta assorbente e gustarle ancora calde.

Come gustarle al meglio
Le olive all'Ascolana sono perfette come aperitivo o antipasto, magari accompagnate da un buon bicchiere di Verdicchio o Pecorino.
Ma attenzione: creano dipendenza! Una tira l'altra e, prima di accorgervene, il piatto sarà vuoto.
E voi, le avete mai preparate in casa?
Avete qualche variante di famiglia?
Buon appetito!
Se vuoi scoprire il mio itinerario nelle Marche leggi questo articolo
