La Bretagna ha un fascino unico, fatto di paesaggi selvaggi, borghi medievali e una cultura profondamente radicata nelle sue terre e nel suo mare.
In questo diario di viaggio racconto un itinerario di 10 giorni attraverso questa magnifica regione, tra coste frastagliate, fari maestosi e piccoli villaggi dal fascino senza tempo.

Giorno 1: Arrivo a Nantes e Riantec, la nostra prima tappa
Partiamo da Roma Fiumicino con un volo EasyJet per Nantes. L’aeroporto è piccolo e ben organizzato; appena fuori troviamo subito gli uffici delle compagnie di autonoleggio. Ritiriamo la nostra Citroën C3 e ci dirigiamo verso Riantec, dove abbiamo prenotato un appartamento tramite Airbnb. Ci accoglie la proprietaria, che ci sorprende con un upgrade: una mansarda spaziosa, luminosa e arredata con gusto. Un’ottima sistemazione per i primi giorni di viaggio.

Giorno 2: Saint-Cado, i megaliti di Carnac e la selvaggia Quiberon
Il nostro primo giorno in Bretagna inizia con una perla nascosta: Île de Saint-Cado, un’isoletta collegata alla terraferma da un piccolo ponte. Qui si trova la celebre casetta dalle finestre blu, un’immagine da cartolina che incanta immediatamente. Il silenzio, la luce, il paesaggio perfetto: è subito amore.
La seconda tappa è Carnac, famosa per i suoi megaliti preistorici risalenti al 4000-6000 a.C. Camminare tra queste misteriose pietre allineate per chilometri trasmette un’energia particolare. Evitiamo il trenino turistico e ci godiamo la passeggiata tra i siti archeologici.
Proseguiamo poi verso la Côte Sauvage di Quiberon, dove l’oceano mostra tutta la sua potenza. Pranziamo su un prato, circondati da gabbiani e con una vista spettacolare sulle scogliere. È qui che dipingo il mio primo acquarello di viaggio, lasciandomi ispirare dai colori del mare e del cielo. La giornata si conclude sulla Plage Penthièvre Océan, una spiaggia sconfinata e deserta, dove il tempo sembra fermarsi.

Giorno 3: Saint-Goustan, Auray e la pioggia su Vannes
Il meteo oggi non è dalla nostra parte, ma la Bretagna sa essere affascinante anche sotto la pioggia. La prima tappa è il pittoresco Saint-Goustan, con il suo porticciolo e il ponte di pietra che lo collega ad Auray. L’atmosfera è affascinante, anche se le nuvole grigie appiattiscono un po’ i colori.
Proviamo a prendere il traghetto da Port Blanc per visitare Île aux Moines, ma il maltempo annulla la corsa. Cambiamo programma e ci dirigiamo a Vannes, una città medievale ricca di fascino. Passeggiamo tra le sue stradine acciottolate, ammiriamo le case a graticcio e visitiamo la splendida cattedrale. Alla fine, il cambio di programma si rivela una piacevole sorpresa.

Giorno 4: Verso il Finistère – Pont-Aven e Concarneau
Lasciamo Riantec e ci dirigiamo verso la nostra nuova casa a Coray, nel dipartimento del Finistère. Lungo il tragitto ci fermiamo a Pont-Aven, un borgo romantico che ispirò Gauguin e la Scuola dei Nabis. Passeggiamo lungo il fiume, tra i mulini e le numerose gallerie d’arte.
A Concarneau esploriamo la sua celebre Ville Close, una cittadella fortificata circondata da bastioni imponenti. Percorriamo le mura e ci godiamo l’atmosfera vivace delle sue stradine. Dopo un piccolo incidente con un marciapiede (e un po’ di panico per l’auto a noleggio), riprendiamo il viaggio. Arriviamo finalmente a Coray e scopriamo con piacere una casa bretone in pietra accogliente e perfetta per il nostro soggiorno.

Giorno 5: Quimper e il suo gioiello gotico
La giornata è grigia e piovosa, così decidiamo di visitare Quimper, capitale del Finistère. Il suo centro storico medievale è affascinante, ma la vera meraviglia è la Cattedrale di Saint-Corentin, un capolavoro gotico dalle guglie altissime. Restiamo ad ascoltare i canti accompagnati dall’organo e ci lasciamo trasportare dall’atmosfera solenne.
Per sfuggire alla pioggia, saliamo su un trenino turistico che ci porta alla scoperta della città (un’esperienza che non avremmo mai pensato di fare, ma che si rivela utile!). Concludiamo la giornata visitando il Museo Bretone e il Museo delle Belle Arti, dove ci colpiscono gli abiti tradizionali e i dipinti fiamminghi e olandesi.

Giorno 6: I fari della Bretagna – Kermorvan, Saint-Mathieu e Petit Minou
Finalmente torna il sole e possiamo dedicarci ai fari della Bretagna! Il primo è il Phare de Kermorvan, che raggiungiamo con una lunga passeggiata nella brughiera. Qui il vento soffia forte e il paesaggio è suggestivo.
La seconda tappa è Saint-Mathieu, un faro alto 37 metri del 1835 incastonato tra le rovine di un’abbazia. L’atmosfera è davvero mistica. Infine, raggiungiamo Petit Minou, il faro che mi colpisce di più: collegato alla terraferma da un ponte in pietra scenografico, regala una vista spettacolare.



Giorno 7: I borghi più belli di Francia- Locronan e Douarnenez
Anche oggi il cielo è grigio e il vento soffia deciso, ma partiamo comunque.
Prima tappa: Locronan, uno dei borghi più belli di Francia. Il villaggio è un vero gioiello: case in granito blu, glicini e ortensie ovunque, gallerie d’arte e botteghe artigianali raffinate. Passeggiamo tra le stradine acciottolate fino alla Place de l'Église, con il suo pozzo e la chiesa gotica. Assaggiamo il gâteau breton, ma non ci entusiasma particolarmente.
Seconda tappa: Douarnenez, città portuale famosa per la lavorazione delle sardine. Piove, così ci rifugiamo nel Port Musée, un museo interattivo che racconta la storia della navigazione e delle imbarcazioni di tutto il mondo. Quando usciamo, il sole fa capolino e ne approfittiamo per attraversare il ponte mobile e osservare la Île Tristan, che con la bassa marea si può raggiungere a piedi. Oggi non è il caso, quindi la ammiriamo dalla costa prima di ripartire.

Giorno 8: La magia della penisola di Crozon
Un giorno dedicato a una delle zone più affascinanti della Bretagna: la penisola di Crozon. Passeggiamo tra i fiori di erica a Cap de la Chèvre, scopriamo il caratteristico villaggio di Rostudel, ammiriamo la vista mozzafiato da Pointe de Pen-Hir e ci rilassiamo sulla spiaggia selvaggia di Pen Hat.
Ci fermiamo anche a Camaret-sur-Mer, dove assaggiamo le moules frites e il Far Breton, il dolce tipico con le prugne. La Bretagna ci sta regalando esperienze meravigliose.



Giorno 9-10: Verso Nantes, tra villaggi e sapori bretoni
Nel viaggio di ritorno ci fermiamo a Rochefort-en-Terre, un villaggio incantevole, e assaggiamo il Kouign-Amann, il tipico dolce bretone burroso e irresistibile. Facciamo anche una visita a La Roche Bernard con il suo porticciolo caratteristico e la piazzetta del Bouffay. Arrivati a Nantes, ci prepariamo per il volo di rientro.

La Bretagna è una terra di contrasti e di emozioni intense, capace di sorprendere in ogni stagione e con qualsiasi clima. I suoi paesaggi selvaggi, le scogliere battute dal vento, i borghi carichi di storia e le tradizioni ancora vive la rendono un luogo che non si limita a essere visitato, ma si lascia vivere.
È un viaggio che si imprime nella memoria attraverso i colori dell’oceano, il profumo delle galette calde, il suono del vento tra i fari e il sorriso gentile delle persone che custodiscono con orgoglio la propria identità.
Abbiamo lasciato questa regione con la certezza che torneremo ancora, perché ogni angolo di Bretagna ha una storia da raccontare e un’atmosfera da assaporare. Per ora, ci portiamo a casa i ricordi di dieci giorni intensi, fatti di bellezza e scoperta, con la promessa di un prossimo ritorno tra le onde e i cieli mutevoli di questa terra indomita.
à bientôt
🔎 Tracce Nascoste
📍 Un dettaglio da non perdere → A Locronan, guarda bene le insegne delle botteghe: molte sono in ferro battuto con simboli medievali, un omaggio alla storia artigianale del borgo.
📖 Libro consigliato → "La leggenda di Tristan e Isotta", un classico della letteratura celtica ambientato tra la Bretagna e la Cornovaglia.
🎬 Film consigliato → "L'Île aux Trésors", un'avventura ambientata su un'isola bretone, tra misteri e leggende marinare.



